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Cernusco, 3 dicembre 2007
L’Asola che non c’è.
Gioca, vince e diverte il Cernusco tutto pepe che si impone ad Asola
44-3. Un grande abbraccio a Vincent Castellin che come Peter Pan
vola a Nizza nel suo paese delle meraviglie.
Fa freddo e c’è nebbia ad Asola, dove di fronte ad
una Termostampi rimaneggiata gli agguerriti e grintosi padroni di
casa vogliono fare il colpaccio. I Blues però non hanno paura,
finalmente si gioca e ogni volta che si scende in campo adesso è
come se fosse una festa. E il Ce quando c’è festa non
si perde mai. La prima linea è devastante e ordinata con
il ritrovato Mucci e l’indomito Fracassa che dirigono le operazioni
di demolizione con cariche potenti e ben assortite. Martorini come
un condottiero esperto e cinico sprona i suoi otto cavalli da guerra
dalla sua postazione agiata, domando ove serve la mischia avversaria.
Come se non bastasse poi i “pepe boys” Vagliani e Calogero
hanno voglia di fare confusione e quando l’orchestra di Marchetti
gira così per gli avversari c’è poco da fare.
La foga è un po’ troppa però e così l’inizio
del Cernusco è un pochino contratto a dispetto della grinta
mantovana che regala i primi tre punti del match agli esordienti.
Poi però è un crescendo tutto gialloblu con ben otto
mete consecutive e un buon ritmo di gara dettato dalle progressioni
del rientrante “gigantish” Rescgno, dalle invenzioni
di “Thor” Brambilla e dalla esplosività delle
ali corazzate Loffredo e Gattin, letali tanto in attacco quanto
in difesa. Vittoria e Bonus. Niente male guardando la classifica
con due gare da recuperare e in vista della partita della prossima
domenica dove contro il Rugby Bergamo la partita sarà da
non perdere. Il folletto Castellin intanto si gode la sua di festa,
il suo addio all’Italia, condito da una meta e da una splendida
prestazione, quasi come per restituire al logo stampato sul petto
dei Cernuschesi, una parte di tutte le soddisfazioni vissute anche
grazie a lui nel bel paese. Ci Mancherai Vince.
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