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Cernusco, 22 ottobre 2007
Il Marco Polo è ancora una volta fatale.
Tre calci piazzati condannano il Cernusco, sconfitto 19-10 dopo
una gara sottotono.
I bresciani si confermano la bestia nera della Termostampi. Meno
male che il Marco Polo lo si incontra solo due volte all’anno
altrimenti per il Rugby Cernusco sarebbero dolori. Non c’è
nulla da fare: per i ragazzi di coach Marchetti la trasferta al
“Menta” di Brescia ormai è come un incubo dal
quale il lunedì è difficile svegliarsi. Su tre incontri
disputati contro la compagine bresciana sono tre le sconfitte subite,
e dire che questa volta le premesse per fare bene c’erano
tutte. Sempre assente Lasorsa, Marchetti conferma la mischia della
vittoria contro il Botticino con gli inserimenti di Mucci in prima
linea al posto di Assandro e di Nicola Fucci, al suo esordio dal
primo minuto in terza linea. Dopo i confermati Pepe boys torna in
campo Italiano che con Brambilla forma la coppia dei centri. Alle
ali Lazzaroni e Loffredo, formano con l’estremo Accurli il
reparto arretrato. Si capisce subito che è dura, ottimi in
mischia e nelle fasi statiche i bresciani non lasciano spazio alle
iniziative del Cernusco che non riesce ad esprimere il proprio gioco
a causa della forte pressione bresciana. Il primo tempo si gioca
molto a centrocampo, moltissimi i calci, tante le mischie e le touche
e solo due le mete, una per parte. Da tre errori consecutivi nella
gestione della palla nasce quella del Marco Polo poi trasformata;
da una buona azione dei ¾ nasce quella del Cernusco realizzata
da Fracassa. Grazie alla trasformazione e ad un piazzato di Calogero
i blues sembrano padroni della gara che chiude la prima frazione
di gioco sul 10-10 un risultato tutto sommato giusto che non premia
però la supremazia territoriale degli ospiti, poco abili
a realizzare le occasioni. Marchetti prova allora a dare respiro
alla mischia: Mucci lascia il posto ad Assandro e Caserini rileva
Fucci ma proprio quando è il momento di accelerare il Cernusco
si blocca e si scontra contro la solidità del muro costruito
dagli avanti bresciani. La mischia non produce più gioco,
i pochi palloni che escono non vengono gestiti con la necessaria
tranquillità e al Marco Polo basta superare ogni tanto il
centrocampo, aspettare l’errore dei Blues che puntuale arriva
sottoforma di fallo, e piazzare grazie all’abilità
Ettori, calciatore sensazionale. Quattro sono i falli commessi dal
Cernusco nella ripresa all’interno della propria metà
campo, tre sono i calci trasformati, per un totale di nove punti.
E i Blues schiacciasassi di domenica? Il male oscuro, nascosto tra
le valli bresciane ha trasformato il Cernusco in una compagine insicura
ed inesperta che non riesce più a trovare il bandolo della
matassa ed è incapace di imparare dai propri errori. Basterebbe
giocare, ma il Cernusco non lo fa, e allora a poco importano gli
incitamenti dei tanti tifosi giunti in trasferta, la frittata è
fatta, e meno male che per un anno al “Menta” di Brescia
non ci si metterà più piede.
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