Ufficio Stampa

 
Comunicato Stampa 1/08
 
Cernusco, 23 gennaio 2008
Poco concreto ed evanescente in attacco. Eccolo il “solito” Cernusco alla sua prima uscita dell’anno nuovo. Contro il Crema si è giocato il recupero della quarta giornata di campionato. Allora la gara fu sospesa per l’incidente a Loris Sala, domenica invece la terza linea dei Blues era in? tribuna e questo risultato, da solo e per tutti, è valso come una vittoria in Heinken Cup. Tornando al rugby giocato quello visto, o meglio immaginato nella nebbia del Comunale di Crema, è stato un Cernusco demotivato e poco ispirato che nonostante l’ottima partenza non è riuscito a portare a casa una partita che in più di un’occasione ha rischiato di perdere. Partono bene i ragazzi di coach Marchetti che in formazione tipo devono solo rinunciare all’apertura Calogero ancora bloccato da una caviglia in disordine. Barisione dopo una manciata di secondi è bravo a sfruttare una maul avanzante dei compagni e a schiacciare a terra la palla del vantaggio. Il Crema è ben disposto però in campo e le folate dei ¾, guidati in regia dalla novità Accurli, sono ben fermate dalla difesa dei padroni di casa che però dopo 20 minuti subiscono anche la seconda meta ad opera della mischia cernuschese brava a chiudere sempre in maul una touche schiacciata a terra da “Paolone” Benussi. La partita sembra decisa ma nella nebbia il Crema guadagna fiducia e metri, aiutato dalla scarsa vena dei martelli milanesi incapaci di chiudere il match e anche da un ottima propensione all’improvvisazione dei cremaschi soprattutto in touche e nel gioco aperto. I Blues invece sono schematici e pasticcioni, perdono coesione e anche le fiammate offensive sono poche, così, mentre arretrano i gialloblù si innervosiscono. Il Crema invece è in gran spolvero e da sola si trova la partita servita su un piatto di argento: prima i padroni di casa ? accorciano le distanze con una bella meta corale e poi, con il Cernusco in 14 addirittura pareggiano a metà della ripresa. Marchetti cerca di correre ai ripari ma la squadra non risponde ai comandi, come una bestia ferita proprio alla testa o una nave che ha perso il timone in piena tempesta, e così è il Crema che, per ben due volte rischia di passare avanti, sbagliando nel finale anche un calcio da buona posizione. Nulla da fare per il Cernusco che esce dal campo più con un gran mal di testa che con le ossa rotte. Più che punto perso, quello di Crema è un punto guadagnato. Rifletta chi vuole e chi può.

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