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Cernusco, 1 aprile 2008
Capitan “Dreadlock” Roberto Caserini,
per prima volta alla guida del Ce non riesce ad evitare la seconda
sconfitta consecutiva della Termostampi che cade 14-5 a Desenzano
Il Cernusco volante della fine dell’anno è scomparso.
Mischia dopo mischia, touche dopo touche, passaggio dopo passaggio
i greyhounds ordinati e veloci capaci di volare sui fanghi invernali
hanno lasciato il posto a normali giocatori stanchi che, se pressati
o semplicemente disturbati non riescono più ad esprimere
il loro gioco. Dopo la batosta patita nel derby non era facile rialzarsi,
ma una vittoria contro il Desenzano avrebbe significato almeno la
conquista del terzo posto in classifica; la sconfitta contro i Calabroni
bresciani però ha ridimensionato anche questo piccolo traguardo
ormai divenuto miraggio. Sul piccolissimo campo di Botticino il
Cernusco gioca comunque una buona gara nei primi 50 minuti nonostante
le assenze e rischia quasi di vincere l’ennesima partita incompiuta:
senza capitan Sala, i rasta di Roberto “Zeus” Caserini
assumono il massimo grado in campo, e proprio la grinta della giovane
terza linea cernuschese, guida nella prima parte di gara gli attacchi
dei Road Runners che si infrangono però contro il muro eretto
dai bresciani. Amore al’ suo esordio dal primo minuto all’apertura
cerca di movimentare l’attacco del Cernusco che con le prorompenti
azioni di “gigantik” Rescigno, alla sua ultima partita
in stagione prima del trasferimento a Parigi, va spesso vicino alla
segnatura. La mischia, con lo spostamento di Assandro in seconda
linea sembra avere la meglio con il passare del tempo e dopo 40
minuti di fasi equilibrate sembra che, ad inizio ripresa le cose
comincino a girare per il verso giusto. Vagliani fa scattare i suoi,
Brambilla si diverte con la palla in mano e, per un attimo, si rivede
il vecchio Cernusco. I numerosi tifosi intervenuti da Milano si
fanno sentire, specialmente quando proprio su una bella ripartenza
da mischia, Italiano semina il panico tra le retrovie bresciane
e deposita tra le mani di Barisione la meta del vantaggio per i
grigio amaranto che fa esplodere le tribune. Sembra fatta, ma quest’anno
c’è poco da fare con le speranze. Capitan Dreadlock
lo sa e cerca di far restare sull’attenti i suoi, predicando
attenzione; il Cernusco però è malato e come al solito,
nel momento topico della gara incappa in due banali errori difensivi
che costano ben 14 punti in meno di dieci minuti. La partita è
chiusa, lo sanno i bresciani che fanno festa e lo sanno i “greyhounds”
frastornati da un’altra domenica di rimpianti e infortuni
(out Campanale, Calogero e Vagliani). “E’ stata una
partita ben giocata da entrambe le parti” spiega coach Marchetti
“il primo tempo ci siamo studiati, nella ripresa noi avevamo
iniziato bene ma due situazioni dubbie hanno deciso il match. Ottima
davvero la prova del Desenzano”.
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